Giornata della Memoria 2018: il programma degli eventi

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L’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse”, con la collaborazione del Comune di Minturno e della Compagnia teatrale “Gli Scapigliati”, ha organizzato per il 27 Gennaio 2018 la Giornata della Memoria al Castello Baronale di Minturno. Saranno proiettati due film: alle ore 17,30 “Il labirinto del silenzio” (2014) di Giulio Ricciarelli e alle ore 20,30 “Il figlio di Saul” (2015) di László Nemes. Quest’ultimo sarà introdotto dal Reading “Memorie dalla Shoah” curato da Gli Scapigliati – Compagnia Teatrale con letture tratte dal Diario di Anna Frank, da Primo Levi, Elsa Morante, Poesie ebraiche. La Giornata sarà anticipata da due mattinate con le scuole (26 e 27 gennaio), curate dall’Assessorato alla Cultura. Un appuntamento a cui non si può mancare.

LE SCHEDE DEI FILM

“Il Labirinto del Silenzio”
(Germania, 2014) di Giulio Ricciarelli – 124 min.
Francoforte, 1958. Johann Radmann è un giovane procuratore deciso a fare sempre ‘quello che è giusto’. Un principio, il suo, autografato sulla foto del genitore, scomparso alla fine della Seconda Guerra Mondiale e di cui conserva un ricordo eroico. Ma i padri della nazione, quella precipitata all’inferno da Hitler, a guardarli bene sono più mostri che eroi e Johann dovrà presto affrontarli. Avvicinato da Thomas Gnielka, giornalista anarchico e combattivo, conosce Simon, artista ebreo sopravvissuto ad Auschwitz e a due figlie gemelle, sottoposte a test crudeli dal dottor Josef Mengele. Simon ha riconosciuto in un insegnante di una scuola elementare uno degli aguzzini del campo di concentramento. Come lui, molti altri ‘carcerieri’ e ufficiali sono tornati alle loro vite rimuovendo colpe orribili. Colpito dal dolore di Simon e dall’ostinazione di Thomas, Johann decide di occuparsi del caso. Schiacciato tra il silenzio di chi vorrebbe dimenticare e di chi non potrà mai dimenticare, il procuratore chiede consiglio e aiuto a Fritz Bauer, procuratore generale, che gli darà carta bianca e il coraggio di perseverare. Testimonianza dopo testimonianza, Johann Radmann prende coscienza dell’orrore, ricostruisce il passato prossimo della Germania e avvia il ‘secondo processo di Auschwitz’.

“Il Figlio di Saul”
(Ungheria, 2015) di László Nemes – 107 min.
Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Reclutato come sonderkommando, Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che ‘accompagna’ nell’ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell’orrore e decisi a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione. Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 2015 e Premio Oscar miglior film straniero nel 2016.